Ricordo dell’antica festa dell’Ascensione della Serra
Un tempo file interminabili di pellegrini, fin dall’alba e da ogni paese della Laga, si avviavano a piedi lungo i tanti sentieri che portavano sul promontorio della Serra a 1.096 mt. di quota.
Questa grande festa, che si teneva in primavera, era una grande esplosione di luci e di fiori e faceva risplendere tutte le valli della montagna liberandole, idealmente, dalle nebbie e dai rigori della stagione invernale.
Dalle lunghe meditazioni vissute davanti al fuoco dei camini, nelle minuscole abitazioni, si passava alla quasi sconfinata maestosità della montagna verde dei boschi, ricoperti dalle foglie appena germogliate, che si stagliava nell’azzurro chiarore del cielo.
Anticamente qualche cosa di grande, di religioso, che non ci è stato tramandato, deve essere accaduto in questi luoghi, perché i pellegrini erano veramente tanti e venivano in gruppi anche da paesi lontani compreso l’Ascolano.
I pellegrini, raccoglievano tutte le lumache (anche chiocciole) che incontravano sul loro cammino, perché esse rappresentavano le anime del purgatorio che partecipando alla festa dell’ascensione sarebbero salite in cielo ed allora si esaudiva il loro desiderio liberandole sul promontorio di Serra.
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